lunedì 15 giugno 2009

Silvia Russo

 

Carta d'identità digitale di Silvia Russo

 

 

Era una notte buia e tempestosa


Su specchio di città buia e fangosa


Il pianto di Silvia il gelo aveva rotto


Nel lontano novembre 1988.


 


E correva l’anno 1990


Quando una ninna nanna nuova già si canta:


tutti a far le smorfie a quel nuovo arrivato


che a chiamar Fratello avrei presto imparato.


 


Correvano i giorni,


Tra andate e ritorni:


gli amici, la scuola, tanto da fare


volti conosciuti, altri da incontrare…


 


Il calendario si ferma nel ’93 e più in là,


davanti al monitor del Commodore 64 di papà.


Nel ‘95 con Bumpy la palla passavan le ore


Il passaggio di livello fu il mio primo amore.


 


Poi lo lasciai dopo quattro anni di follia


E Ken e gli slugs divennero la mia mania.


Ma il  mio fratellino, giocatore onorario,


S’era schierato col mitico Super Mario.


 


Così nel 2000, già rassegnata,


mi alleai con Street Fighter e l’allegra brigata.


Ma al Web devo la mia vera passione,


che rapì subito la mia attenzione.


 


Così nel 2007 pongo fine all’ “esser liceale”


Tra siti web e Google, lo strano animale.


La mail, la chat, i forum piazzati qua e là


Divennero lo sfondo dell’ingresso all’Università.


 


E tra motori di ricerca e sistemi operativi


Cerco di inventarmi argomenti costruttivi.


In un 2009 a metà tra il bene e il male,


Ecco a tutti la mia carta d’identità digitale.

 

 

 


 


 



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